Recensione : Avevo solo una manciata di stelle

"Una storia davvero toccante, che ci ricorda che
il canile deve essere il punto di partenza,
non di arrivo."



 * Titolo  avevo solo una manciata di stelle
* Autore Vannini
* Editore Pickwick
* Genere Biografia
* Pagine 176
* Prezzo € 8.90


Ruby è un cane meticcio come tanti, o forse no. 
Ha un nome, una cuccia, una ciotola, un pallone, un guinzaglio. 
Eppure non è sempre stato così. Ruby ha vissuto otto interminabili anni in un canile senza mai uscire dal suo box. Ha conosciuto la fame, la sofferenza e la solitudine. Poi, un giorno, una famiglia lo ha finalmente adottato. 
Da allora, Ruby ha iniziato a vivere, ha cominciato ad amare e ha imparato a giocare. Ha scoperto di avere, oltre alla sua prima vera casa,anche una nuova vita davanti a sé.
E ora Ruby ci insegna che, nonostante tutto, c'è sempre una luce nel buio, e che quel buio non è mai per sempre.




A volte sono proprio queste le storie che riescono a far breccia nei nostri cuori.  
Ci aprono, macchè, ci spalancano gli occhi davanti a realtà a noi sconosciute o ignorate, che urlano disperatamente, protendendo verso di noi una mano ( o una zampa, in questo caso) in attesa che l'afferriamo .

Sarebbe davvero molto riduttivo dire che mi è piaciuto, è una storia che ti tocca nel profondo, soprattutto se hai degli amici a quattro zampe.
Il piccolo Ruby, ha trascorso quasi tutta la sua vita nel box freddo e buio di un canile, aspettando.
Aspettando che la mano gentile di un umano gli rivolgesse una carezza, e lo portasse via di lì.

Attraverso i suoi occhi, proveremo il dolore fisico della solitudine, del senso di abbandono e impotenza che attanaglia le ossa, e ti rende immobile.
Più volte durante la sua permanenza in canile, Ruby ha desiderato la morte, perchè era consapevole che da lì sarebbe uscito solo una volta che il suo cuore avesse smesso di battere.
Ma fortunatamente, almeno per Ruby, la ruota è girata per il verso giusto.
Era solo un cucciolo quando è entrato in canile, e il destino ( crudele ) ha voluto
che fosse ormai vecchio, quando finalmente i suoi occhi hanno potuto riabbracciare l'immensità del cielo sopra la sua testolina.



Voto :






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